Le vendite degli integratori alimentari sono in costante incremento perché collegate al desiderio, estremamente diffuso nelle civiltà avanzate, di raggiungere e stabilire uno stato di salute ottimale ed un rallentamento dell’invecchiamento.

Il panorama degli integratori è estremamente vasto e spazia dagli agenti nutrizionali (come vitamine, sali minerali, antiossidanti etc.), ai prodotti destinati all’apparato digerente, respiratorio, genito-urinario, alla pelle, unghie e capelli, etc.

Possono essere di natura sintetica o vegetale/naturale o mista

GLI INTEGRATORI ALIMENTARI FANNO DAVVERO BENE?

Innanzitutto bisogna dire che la predisposizione genetica che produce uno stato di buona salute è fondamentale e senza quella non ci sono integratori che tengano.

Non bisogna credere a tutto ciò che le ditte produttrici auspicano riguardo i loro prodotti e vi spiego il perchè con un esempio: un’automobile senza benzina ovviamente non andrà mai in moto ma se ad essa aggiungiamo carburante avviene il miracolo: l’auto inizia a funzionare; tuttavia se l’auto ha già nel serbatoio il giusto livello di carburante, aggiungendone altro non avviene nulla di nuovo.

La stessa cosa accade per la maggior parte degli integratori nutrizionali che sono indicati solo in caso di carenze specifiche, altrimenti servono a ben poco, ed è per questa ragione che, specialmente quando non si è più giovani, è necessario affidarsi ad un medico, fare periodicamente specifiche analisi del sangue per individuare eventuali carenze e correggerle.

Ad esempio, dopo una certa età se si assumono particolari farmaci, come gli antiacidi, è possibile una carenza più o meno marcata di vitamina B12 dovuta a un abbassamento dell’acidità gastrica.

La scarsa acidità gastrica, infatti, produce uno squilibrio del microbiota intestinale che può portare alla carenza di alcuni oligoelementi come il Ferro, il Rame e lo Zinco (che possono essere carenti anche per questioni genetiche) indipendentemente da cure farmacologiche.

In particolari periodi della vita, specialmente nelle donne, possiamo rilevare deficit di Vitamina D

Anche i trattamenti antibiotici, quando necessari, portano a uno squilibrio del microbiota intestinale, il cui stato ottimale sappiamo sempre più essere di notevole importanza per la nostra salute.

Ben vengano quindi in questi casi trattamenti specifici con probiotici (batteri buoni) e prebiotici (nutrimento per i batteri buoni) ma specifici a secondo dei casi.

In particolare i probiotici non sono tutti uguali sia nella composizione che nella stabilità e quindi, diventa necessario abbandonare l’acquisto di impulso per affidarsi alle mani di un esperto quale può essere il medico o il farmacista.

QUALI SONO GLI INTEGRATORI ALIMENTARI PIÙ ADATTI? 

Insomma non è un problema scegliere la via dell’integrazione per ristabilire lo stato ottimale di salute, ma stiamo parlando di interventi razionali e mirati e non di cure “fai da te”.

Anche il vasto mondo dei fitoterapici è da considerare con estrema cautela perché molti di essi sono dei semplici placebo o poco più e ben pochi possono davvero migliorare lo stato di salute.

Fra questi ad esempio l’Iperico, efficace nelle leggere depressioni o la Serenoa repens, utile nell’ipertrofia prostatica lieve mentre per quanto riguarda gli integratori risultano utili alcuni lassativi naturali, come l’Aloe, la Cascara, la Frangula e la Senna,

L’importante è comprendere che non bisogna farne abuso in quanto, pur se efficaci, a lungo andare possono risultare dannosi ma si possono raggiungere buoni risultati anche con integratori praticamente innocui a base di fibre come lo Psillio e la Pectina accompagnati ad una dieta specifica.

Nelle cistiti ricorrenti il Cranberry, l’Uva Ursina e il Mannosio possono essere utili mentre non sempre risultano indicati i fitoestrogeni nel trattamento dei disturbi correlati alla menopausa.

Nei disturbi della libido e nell’impotenza maschile l’efficacia della Maca, della Muira Puama, del Tribulus Terrestris e di vari aminoacidi, che vengono propagandati in molti prodotti industriali, desta molte perplessità.

Stessa cosa dicasi per i vari prodotti naturali che promettano un aumento delle difese dell’organismo stimolando il sistema immunitario.

Viceversa il Carciofo, il Tarassaco, il Boldo e il cardo Mariano (Silimarina) possono considerarsi razionali nelle disintossicazioni epatiche.

Anche la Melatonina per il trattamento dell’insonnia può risultare efficace e, pur presentando in rari casi controindicazioni, può considerarsi il primo step nel trattamento dei disturbi del sonno.

L’Acido Folico, spesso in associazione con Vitamina B12 e Vitamina B6, risulta estrememente utile in gravidanza e nei soggetti a rischio di infarto e l’Olio di Pesce ricco in Omega 3, se di alta qualità, è utile nelle ipertrigliceridemie.

Particolarmente efficaci nel meteorismo e nella pancia gonfia sono gli integratori a base di Finocchio, Carbone Vegetale e derivati siliconici.

GLI INTEGRATORI ALIMENTARI ED IL LORO L’UTILIZZO A FINI SPORTIVI

Un discorso a parte, invece, meritano gli integratori alimentari per sportivi come le proteine e gli aminoacidi ramificati dei quali i giovani compiono spesso abusi.

Per mettere su massa muscolare attraverso l’esercizio fisico è necessario che l’organismo si trovi in condizioni di bilancio azotato positivo.

Tale stato lo si raggiunge con la dieta, alimentandosi con proteine, non solo derivanti dalla carne, uova e dai derivati del latte, ma anche, e preferibilmente, dai legumi come fagioli, lenticchie, ceci, etc.

Una dieta specifica per l’attività sportiva è sempre più che sufficiente per la stragrande maggioranza degli sportivi che frequenta le palestre e ulteriori integrazioni proteiche o aminoacidiche risultano del tutto inutili e andrebbero riservate solo, e in casi particolari, a professionisti che praticano agonismo.

Anche gli integratori alimentari anti-age sono argomento molto discusso. La letteratura scientifica ci riporta dati contrastanti ma ciò che oggi sappiamo per certo è che in alcuni casi possono risultare dannosi.

Un esempio? La Vitamina A è controindicata nei fumatori in quanto promuoverebbe l’incidenza di neoplasie polmonari oppure dosi superiori ai 500mg/die di Vitamina E, protratte nel tempo, possono causare un’eccessiva fluidificazione del sangue con un aumento di emorragie.

Sappiamo anche che un uso smodato di antiossidanti può fare più male che bene ma alcuni di essi, come il Coenzima Q10, in particolari casi possono risultare benefici.

Insomma molti integratori alimentari sono inutili, in taluni casi addirittura dannosi, ma altri, per particolari esigenze, carenze o periodi della vita, si possono rivelare utili (a volte estremamente utili) ma andrebbero assunti sempre dietro la supervisione di un medico o di un farmacista e non acquistati d’impulso.

a cura del dott. Ettore Brunello Florio